L’arrivo del Natale ci ricorda che siamo giunti al termine di un altro anno vissuto intensamente tra gioie, speranze, sogni e qualche dispiacere.
Lo sport è stato il quotidiano sfondo che ci ha accompagnato lungo questo tempo e che ci ha donato nuovamente forti emozioni e tanti ricordi che custodiremo nel cassetto della nostra storia.
Potremmo definire lo sport come la più bella metafora del Natale perché sente forte l’attesa di un grande evento e vive ogni giorno sui campi e nelle palestre quella dimensione di umanità e condivisione che riconduce ad un senso di famiglia. Eppure immagini di crudeltà e di disprezzo della vita umana ancora fanno fatica ad abbandonare i nostri occhi e ci ricordano che in fondo siamo degli inconsapevoli privilegiati a poter continuare a fare liberamente ciò che amiamo senza che nessuno possa violare i nostri diritti.
Nonostante questo, però, i dati ci dicono che il nostro Paese è ancora il quarto più sedentario tra gli adulti ed il primo tra i bambini. Una situazione che deve far riflettere ed a fronte della quale anche noi, nel nostro piccolo, siamo chiamati a delineare nuove strategie che ci consentano di arrivare ovunque ci sia necessità di praticare sport e si manifesti una emergenza educativa.
La rivisitazione della proposta culturale delle Polisportive Giovanili Salesiane non può non tener conto allora, nell’ambito delle sue scelte fondamentali, di tali segnali preoccupanti e non rispondere concretamente alle esigenze ed alle difficoltà inascoltate di tanti angoli del territorio.
A volte non ci rendiamo conto di come lo sport abbia la capacità straordinaria di passare dal centro di un campo o di una palestra a quello del dibattito culturale del nostro Paese che non possiamo di certo ignorare pensando che il nostro sia un ambiente indifferente a temi diversi da un tiro a canestro.
Soltanto attraverso la costruzione di comunità sportive culturalmente sensibili riusciremo insieme a crescere ed a migliorare la qualità della nostra presenza sul territorio.
Sono state tante le occasioni di “fare ed essere associazione” che ci hanno consentito di assumere scelte fondamentali per il futuro delle PGS e condividere quelle su cui scommettere per costruire un’associazione a misura dei tempi.
L’incontro con migliaia di giovani attraverso lo sport resta però la fotografia più bella dell’anno, quella che preferiamo, quella che abbiamo scattato insieme da tanti angoli diversi, in tante occasioni diverse ed in tanti luoghi diversi, quella che ci gratifica delle fatiche e dei sacrifici ma soprattutto quella che dà senso alle nostre scelte.
Vogliamo continuare a costruire reti, a crescere e ad arricchirci nel confronto e nella diversità delle esperienze, a vivere una dimensione inclusiva che contamini il tessuto associativo del territorio col nostro stile e la nostra identità salesiana.
Consentitemi infine ancora una volta di rivolgere un pensiero ed un grazie a Francesco Siciliano, un caro e prezioso compagno di viaggio che ci ha lasciato da poco durante il nostro percorso ed il cui ricordo è ancora vivo tra noi.
Cari atleti ed atlete, cari dirigenti, cari genitori, che il vostro impegno, la vostra dedizione allo sport, la vostra voglia di costruire attraverso lo sport, si rinsaldino ancora di più in questo Santo Natale e continuino a tracciare la rotta delle vostre vite.
Auguro a tutti voi un buon Natale ed un Felice anno nuovo!
Il Presidente Nazionale
Avv. Ciro Bisogno