Gli Urban Sport sono gli sport del domani, per giovani e che arrivano dall’ambiente groove. Sono tutti gli sport praticati in ambiente underground, nelle città ed in pieno stile freestyle.
Lo stesso comitato olimpico internazionale ha voluto riconoscere l’importanza degli Urban Sport inserendo ben quattro nuove discipline nel programma Olimpico: Surfing, Break Dance, Sport Climbing e Skateboarding.
Anche il GAISF-SportAccord hanno iniziato a presentare gli Urban Sport all’interno del panorama internazionale organizzando i World Urban Games, andando ad inserire queste discipline in uno stupendo multisport event con al suo interno: Parkour, BMX Freestyle, Roller Freestyle, Breaking, 3x3 Basketball, Freestyle Flying Disc. Sempre all’interno di questo festival, non a livello competitivo, si sono svolti due importanti showcase: Laser run e l’Indoor Rowing.
Il settore PGS Urban Sport vuole essere la celebrazione degli sport di nuova generazione forgiati dallo spirito della giovinezza. È una vetrina per l'abilità, lo stile e la potenza degli atleti urbani più stimolanti del pianeta. Il settore comprende un ampio programma di sport urbani competitivi, collegati ad iniziative quali Festival musicali, arte e cultura. Il tutto incentrato sui giovani.
Lo spirito di Urban Games è lo spirito dei giovani; Nessun compromesso sulla ricerca della perfezione, Creatività nella performance, Coinvolgimento con il pubblico e Coinvolgimento attraverso l'opportunità di vivere i vari sport, Rispetto per gli altri concorrenti e follower, Connettività Globale attraverso la tecnologia digitale, Amore per lo Stile di Vita e cura per l'Ambiente.
Il settore è un incubatore per tutte le nuove discipline, un lab ed incubatore per i nuovi sport del panorama nazionale ed internazionale.
Sito Ufficiale: www.italianurbangames.it
Facebook: https://www.facebook.com/italianurbangames
ITALIAN BEACH GAMES
Sito Ufficiale: www.italianbeachgames.it
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Gli sport ad oggi inseriti nel programma e nel settore sono:
Kronum: Davide Cristiano
Si gioca in 10, non si può portare la palla con le mani se non facendola rimbalzare come nel basket. Palla che ha le dimensioni di quella da pallavolo, solo che rimbalza di più. Adesso ne esistono di specifiche.
Sopra le quattro porte ci sono cinque cerchi, si può segnare nella porta sottostante o infilando la palla in uno dei cerchi medesimi, nel qual caso il punteggio è raddoppiato. E lo si può fare tirando con le mani, coi piedi o schiacciando. Il bello è che ognuna delle due squadre può segnare in ciascuna delle quattro porte, il che significa che le stesse quattro porte bisogna anche difenderle dai tiri degli avversari.
Poi dipende dalla zona da cui si tira. Allontanandosi si raddoppia il valore dei gol o sei simil-canestri. Dunque c’è un determinato tipo di simil-canestri che vale 8 punti. Ed è per l’appunto detto kronum.
Parkour: Rino De Santis
Il parkour è una disciplina sportiva nata in Francia a partire dalla metà degli anni 1980. Consiste nell'abilità di compiere un percorso partendo da un punto A e arrivando a un punto B, superando qualsiasi genere di ostacolo in maniera veloce ed efficiente.
Gli atleti di parkour, chiamati tracciatori, si spostano generalmente in un ambiente complesso, adattando il proprio corpo al contesto circostante, naturale o urbano che sia, senza apparecchiature di assistenza e nel modo più veloce ed efficiente possibile. Il parkour include corsa, arrampicata, oscillazione, volteggio, salto, pliometria, rotolamento, quadrupedia e altri movimenti ritenuti più adatti alla situazione.
Dodgeball: Davide Cristiano
Il dodgeball (letteralmente palla schivata) è uno sport di squadra nato come evoluzione agonistica della comune palla avvelenata. Solitamente si gioca in sei contro sei, con sei palloni. A inizio partita i palloni sono situati al centro della "dead zone", fascia di 60 cm che divide le due aree di gioco, equamente distanziate; i giocatori invece sono fermi dietro la propria linea di fondocampo, pronti a partire quando l'arbitro fischia l'inizio della partita per prendere il maggior numero di palloni prima degli avversari. Il numero di giocatori che possono correre per aggiudicarsi un pallone è pari al numero dei palloni in campo. I restanti giocatori entrano in campo al seguito del fischio di inizio.
In genere il campo di gioco misura 9 x 18 metri (le stesse misure di quello da pallavolo). Durante la partita ogni squadra deve rimanere nella propria metà campo; la dead zone centrale è neutra e vi si può entrare solo nella fase di corsa all'inizio del gioco con le mani o per prelevare i palloni; all'esterno del campo di gioco vi sono due aree destinate ai giocatori eliminati. La palla deve essere bloccata senza che cada a terra o tocchi un altro giocatore.
L'obiettivo del gioco è quello di eliminare tutti i giocatori della squadra avversaria, o terminare il gioco con un numero di giocatori in campo maggiore rispetto alla squadra avversaria.
Ogni partita si compone di diversi set (3, 5 o 7, a seconda della categoria o delle competizioni), della durata di 3 minuti. Vince la partita la squadra che si aggiudica il maggior numero di set. Si aggiudica il set la squadra che elimina tutti i giocatori avversari, oppure la squadra che elimina il maggior numero di giocatori avversari nei 3 minuti di gioco.
È consentito chiudere un set in parità. In partite ad eliminazione diretta, in caso in cui, conclusosi l'ultimo game il risultato della partita risulti in parità, si disputerà un "extra-set" tempo supplementare di 3 minuti. Nel caso in cui al termine dei 3 minuti di gioco le due squadre avessero lo stesso numero di giocatori in campo, il game continuerà fino alla prima eliminazione.
Sepak Takraw: Achille Nigro
Il sepak takraw (Indonesiano/Malese: "kik", "tendang"; Thailandese: ตะกร้อ "takraw"; Lao: ກະຕໍ້ "ka-taw"; Filippino: "kick", "sipa") è uno sport originario del Sud-est asiatico. È un gioco simile alla pallavolo, ma si gioca senza l'ausilio delle braccia e principalmente con i piedi; la palla è composta da intrecci di rattan.
Le origini del gioco risalgono al XV secolo, quando i ragazzi thailandesi e malesi si divertivano a giocare con una palla in rattan, disposti in cerchio e calciando la palla tra di loro.
Il sepak takraw si sviluppa verso il concetto moderno dello stesso poco dopo il 1740 in Thailandia. Nel 1866 la Siam Sports Association mette nero su bianco le prime regole del sepak takraw agonistico. Nel 1870 la stessa associazione introduce la rete da pallavolo e promuove la prima competizione ufficiale. Solo nel 1935 il gioco con il nuovo regolamento ufficiale esce finalmente dai confini thailandesi, affermandosi in Malaysia; da quel momento il gioco ha una diffusione totale nel Sud-Est asiatico, cambiando nome in ogni nazione e cultura.
Le competizioni internazionali moderne di sepak takraw sono gestite dall'International Sepaktakraw Federation, e ogni anno in Thailandia si gioca la King's Cup World Championships, ovvero la massima competizione della disciplina in questione.
In sintesi le regole del gioco:
Il campo di gioco si sviluppa in un'area di 13.40 mt x 6.10 mt , divisa dalla rete simile a quella del badminton ( larga 70 cm, lunga non meno di 6,10 mt ) sostenuta da due pali di sostegno , distanti minimo 30 cm dalla linea laterale.
Nei due quadranti di gioco è presente il simbolo di un cerchio , riservato al battitori il quale è servito dal Tekong ( servitore posizionato nel lato di linea laterale, in prossimità della rete ).
La palla ufficiale è formata da intrecci di trame ( materiale resina ) e 20 inserzioni e 12 fori ( pentagonali) . Non ha membrane , quindi è ben calibrata ed aerodinamica. Il takraw ( la palla di gioco ) non deve mai toccare il terreno gioco , in caso contrario genera un punto all'avversario. La si può solo colpire con piedi , gambe, petto e testa.
Il Regu ( team di giocatori in campo ) è composto da tre atleti ( servitore, battitore e spiker – attaccante) , nella disciplina standard ufficiale. Nella versione di Beach Takraw i giocatori sono 4 vs 4 e il battitore si posiziona sulla linea di fondo campo per effettuare il servizio ( in questo caso non c’è il servitore ). Nel urban sepak takraw è contemplato il gioco 2 vs 2 , che richiede maggior agilità e precisione ( come nel beach il battitore effettua il servizio dalla linea di fondo campo)
Di regola si gioca in tre set , con un punteggio massimo di 21 punti (in caso di pareggio 20-20 ) l'arbitro dichiara il “ setting up to 25 points “.
Scarpe consigliate: suola piatta e punta tonda ( esempio : All Star, Superga…o similari ) maggior stabilità e controllo della palla.
.Cheerleading: Anna Lucca
Cheerleading (dall'inglese: /ˈtʃɪəɹˌliːdɪŋ/; lett. dirigere la tifoseria, o meglio, incoraggiamento) è il termine angloamericano che indica uno sport che combina coreografie composte da elementi di ginnastica, danza e acrobazia, per concorrere a gare specifiche e per incoraggiare le squadre sul campo di gioco, durante le partite. L'atleta che pratica il cheerleading a livello agonistico è detto "cheerleader" dall'inglese, e "ragazza o ragazzo pompon" in italiano; l'atleta che esegue coreografie prima, durante e dopo le partite di altre squadre è detto "dance brackets", "parentesi di ballo".
Con oltre un milione e mezzo di partecipanti (esclusi i milioni di atleti delle scuole e delle università), il cheerleading è, secondo la rivista Newsweek, uno degli sport più praticati negli Stati Uniti.
.Majorette e Twirling: Maurizio Chizzoli
Il twirling è una disciplina ginnico-sportiva e uno sport individuale, di coppia e di squadra, maschile e femminile, caratterizzato dall'uso di un attrezzo denominato bastone e da movimenti del corpo che seguono con armonia una base musicale.
Le Majorettes non sono figure sportive singole ma fanno parte di Gruppi regolari che devono avere minimo 12 elementi (dai 6 ai 30 anni) e sfilano sempre insieme alla propria banda musicale o a più bande. Dal punto di vista normativo i Gruppi sono associazioni sportive dilettantistiche, definite anche Club, con proprio atto costitutivo, statuto e regolamento interno, anche se spesso sono aggregate a bande musicali o altri organismi.
La figura centrale del Gruppo è la Capitana, majorette maggiorenne che acquisisce tale incarico su decisione del Direttivo dopo almeno due anni di anzianità nel Gruppo, la regolare progressione tecnica e il Corso teorico-pratico per Capitane. Per la formazione delle Capitane e dei Dirigenti e per la formazione-base dei Gruppi di nuova istituzione esiste un corpo istruttori.
L'attrezzo principalmente usato dalle majorettes è il bastone (lo stesso utilizzato nel Twirling) , un'asta metallica a sezione circolare di lunghezza variabile tra i 50 e i 75 cm, alle cui estremità vi sono due pomelli in gomma: uno piccolo ("tip") ed uno grande ("ball" o "star"). Vengono inoltre usati pom - pon, bandiere, nastri e tamburelli, anche se negli anni le majorettes sono cambiate grazie ad internet, che ha dato una conoscenza più ampia delle coreografie e delle innovazioni di gruppi provenienti da tutto il mondo. Questo ha favorito la creazione di nuovi eventi nazionali ed internazionali che hanno aiutato gruppi poco conosciuti a pubblicizzarsi sia all'interno di questo sport/spettacolo ma anche al pubblico sempre più vasto che partecipa a tali eventi.
.Survival: Mattia Barra
A livello sportivo prevede un impegno combinato, basato su abilità e su attitudini primordiali, nel quale si mettono in atto le tecniche più utili e “vitali” in ogni contesto ambientale in cui si cerca l’avventura di misurarsi nell’emergenza reale o simulata
Survival è la capacità di padroneggiare le diverse situazioni che capitano nella vita reale, da quelle più semplici a quelle più complesse. Dal termine “Survival”, dunque, che descrive una situazione di emergenza si sta passando a utilizzare la parola “Surviving” intesa come variante eco sportiva e diportistica, basata su giochi e test di simulazione non a rischio, spesso utili, specialmente coi principianti, sia sul piano motorio e psicofisico, per l’analisi delle dinamiche comportamentali all’interno di un gruppo e per le tecniche e le tattiche adoperate per la risoluzione dei problemi.
L’idea di base del Survival è quella di riattivare attitudini e abilità dimenticate e assopite per re-imparare ad adattarsi, ad improvvisare, a risolvere complessità di tipo sociale e a raggiungere uno scopo attraverso l’associazione di una serie di attività in un unico progetto come la corsa, l’arrampicata, l’orientamento, le abilità del lanciare, del nuoto e la lotta; integrate con altre capacità quali la resistenza, la destrezza, il controllo emotivo, le pratiche di costruzione e manipolazione di oggetti, il primo soccorso, la pratica dei nodi etc… Tali attività vengono definite con il termine “Eco-Dinamiche” e in modo diretto vanno ad influire sulla persona che vi si avvicina verso: il rafforzamento del temperamento, il superamento dello stress, il superamento di fattori di disagio, l‘aumento della propria capacità di “resilienza”.
.Softair: Mattia Barra
Il Softair (anche noto come Air Soft) è uno sport di squadra basato sulla simulazione di azioni militari.
Per la pratica di tale attività vengono utilizzate delle repliche di armi da fuoco dette air soft gun (ASG, letteralmente in italiano arma ad aria compressa, da cui il nome della disciplina) che sparano piccoli pallini in plastica o in materiale biodegradabile da 6mm (disponibili in diverse grammature) alla potenza finale di massimo 0,99 Joule (in Italia), innocui per una persona (l'energia minima necessaria alla lacerazione della pelle risulta essere almeno 3 Joule).
.Sport da Racchetta: Massimo Manuzzi
- Soft Tennis
Il soft tennis è uno sport simile al tennis e di origine giapponese (infatti è anche conosciuto come tennis giapponese), tuttavia la sua federazione sportiva internazionale, la International Soft Tennis Federation, ha sede nella Corea del Sud.
La differenza principale tra i due sport sta nella pallina, infatti nel soft tennis essa deve essere di gomma morbida invece che di materiale duro. Altra differenza, sempre riguardo al materiale di gioco, è nel gambo della racchetta che è più lungo di circa il 50% rispetto a quello di racchetta da tennis tradizionale, la sua lunghezza è infatti più simile a quella di una racchetta da pallacorda. Le regole e i punteggi sono i medesimi del tennis.
- Street Racket
Lo «street racket» si basa su scambi di palla lunghi, controllati e fluidi. Esistono diverse forme e varianti. È il gioco ideale per familiarizzarsi con i giochi di rinvio. Ogni persona è stimolata e sfidata in modo ludico a seconda del proprio livello. A partire dalle regole di base, i giocatori possono sviluppare il gioco creando forme nuove e creative.
Lo «street racket» è un esempio palese di come una necessità permetta di far nascere una nuova idea. Nel 2015, Rahel e Marcel Straub stavano lavorando in un paese in via di sviluppo dove volevano introdurre il tennis tavolo per l’educazione fisica. Sul posto osservarono però che non c’erano tavoli. Per questo decisero di usare del gesso o della pittura per tracciare la superficie di un tavolo per terra. Ed è così che nacque lo «street racket».
Lo «street racket» è adatto a tutti e può essere giocato ovunque e in qualsiasi momento. Basta tracciare un paio di linee per terra e il campo da gioco è segnato. Lo «street racket» si gioca sia all’interno che all’esterno ed è adatto a tutte le età e ai livelli. Siccome si basa maggiormente sulla coordinazione occhio-mano – e non sulla forza e solo in misura limitata sulla velocità – è il gioco ideale da giocare insieme, ragazzi e ragazze e generazioni diverse.
Lo «street racket» si presta molto bene per fare movimento a scuola (lezioni, pause, apprendimento in movimento, giornate sportive e altri eventi), per le associazioni sportive oppure da giocare con gli amici, la famiglia e i vicini di casa.
- Pickleball
Il Pickleball è uno sport di racchetta, che richiama le tecniche e le regole del tennis, del badminton e del tennistavolo.
Il campo di gioco misura 13,41m di lunghezza per 6,10m di larghezza; la rete è alta agli estremi 36 pollici (una iarda, ossia 91,44 centimetri) e al centro 34 pollici (ossia 86,36 centimetri). La racchetta (più correttamente paddle) è con piatto solido e la palla è in plastica di peso 21-29 g e diametro 7,3-7,62 cm. Le forme di gioco sono due: individuale e doppio. La partita solitamente è vinta da chi totalizza 11 punti (sia giocando un solo set o al meglio dei 3 set, a seconda del regolamento del torneo), distanziando gli avversari di due punti, quindi in situazione di parità sul 10-10 si prosegue a oltranza sin quando qualcuno realizza due punti consecutivi, oppure con killer-point (senza vantaggio).
.Flying Disc: Salvatore Comis
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Le discipline del frisbee sono:
- Ultimate
- Beach Ultimate
- Freestyle
- Disc Golf
- Guts
- Overall
- Discathon
- Double Disc Court
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Calcio a sette: Dario Carginale
Il calcio a 7 è una variante del gioco del calcio, praticata a livello amatoriale.
La partita dura 50 minuti (25 minuti a tempo), a livello giovanile 20 minuti a tempo.
Le categorie vengono suddivise in Under fino all'età di 12 anni, poi ci sono Allievi (13/14 anni), Juniores (16/17 anni), Top junior (18-21 anni), Open (dai 22 anni in poi).
Per lo svolgimento del calcio a 7 si applica il Regolamento Tecnico di gioco per il calcio a 11 della FIGC, al quale tuttavia, vengono applicate delle importanti eccezioni.
Le dimensioni del campo di gioco, che deve avere una forma rettangolare, possono variare da un minimo di metri 45 x 25 a un massimo di metri 50 x 30. Non esiste però nessun regolamento ufficiale in materia, perciò è possibile trovare dimensioni differenti, specialmente per le misure massime.
Le linee che delimitano il campo e le aree a esso relative, devono avere uno spessore che varia da un minimo di cm 5 a un massimo di cm 8.
Le dimensioni delle porte non sono oggetto di un regolamento specifico, ma queste possono variare in base alle scelte di chi gestisce il campo: in commercio esistono porte di dimensioni 4x2, maggiormente indicate per il calcio a 6, ma talvolta utilizzate anche per il calcio a 7; porte 5x2, le più consone in proporzione alle dimensioni medie del campo; e porte 5,50x2,20 che sono le più diffuse (sono le dimensioni utilizzate per il beach soccer che si gioca 5 contro 5). Le porte 4x2 vengono utilizzate perché a livello di calcio giovanile sono quelle indicate dai regolamenti F.I.G.C. per il calcio a 7 giovanile per le categorie che step by step si approcciano in seguito al calcio a 11. Al contrario invece le porte di 5,50x2,20, nonostante siano le più utilizzate, sono le meno indicate perché i 20 centimetri aggiuntivi in altezza e i 50 centimetri in larghezza, nonostante sembrino ininfluenti, condizionano di molto lo stile e il comportamento del portiere e di tutta la squadra durante la fase difensiva.
Le squadre sono composte da un massimo di 14 giocatori, dei quali 7 titolari (minimo 4) e 7 riserve (alcuni comitati possono, per motivi organizzativi, stabilire un numero di riserve pari a 5 giocatori).
È consentito un numero illimitato di sostituzioni (a gioco fermo) ed il giocatore che viene sostituito può rientrare successivamente (anche se non in tutti campionati è possibile rientrare).
Il tempo di gioco è di 30 minuti per tempo (20 oppure 25 in alcune categorie e/o campionati) e l’intervallo di 10 minuti. È previsto un tempo di recupero in caso di interruzioni a discrezione dell’arbitro.
Non c'è il fuorigioco.
La distanza minima a cui si devono attenere i difensori in un calcio di punizione (diretto o indiretto), rinvio dal fondo, calcio d’inizio o d’angolo e rigore è di 6 metri
Il dischetto per il calcio di rigore è posto a una distanza variabile, sempre a causa della mancanza di indicazioni ufficiali: se si considera che nel calcio a 5 la distanza del calcio di rigore è pari a 6 m, e nel calcio a otto a 9 m, allora è logico pensare che la distanza nel calcio a sette debba essere di 8 m.
In caso di punizione indiretta in area la distanza minima dalla porta è di 4 metri, pari al raggio del cerchio di centrocampo (in alcuni campionati, invece, il pallone viene posizionato al limite dell'area di rigore, così come accade nel calcio a 11, quando l'infrazione è commessa all'interno dell'area di porta).
A ogni squadra è concesso una volta per tempo di interrompere il tempo a gioco fermo (time-out), richiamando l’attenzione dell’arbitro tramite il proprio Capitano o tramite il Dirigente Responsabile. La durata di ciascun time-out è di 2 minuti.
In alcune categorie e/o campionati, in caso di fallo volontario commesso da un calciatore in chiara occasione da gol (compreso il fallo di mano volontario che impedisce la segnatura) o del portiere che ferma la palla di mano volontariamente fuori dall'area di rigore, egli viene punito con il cartellino azzurro, che comporta la sua esclusione del campo, con conseguente inferiorità numerica della propria squadra, per 5 minuti. Al rientro in campo assume (nel corso della gara) lo stesso valore di un cartellino giallo pertanto passibile di espulsione per somma di ammonizioni. Nel computo delle ammonizioni generali il cartellino azzurro ha il valore di due gialli.
A differenza del calcio a 5, le scivolate con intento di prendere la palla ritenute dall'arbitro non pericolose, sono permesse
.Minigolf: Antonella Flamini
Il minigolf (miniature golf in lingua inglese), detto anche golf su pista, è uno sport analogo al golf ma praticato su piste realizzate con diversi tipi di materiali, opportunamente delimitate secondo fantasia o secondo standards codificati come ad es. quelli della W.M.F. (World Minigolfsport Federation).
Si divide in varie specialità:
- Minigolf (specialità n. 1), conosciuto a livello federale come Sistema Bongni: 17 buche standard in cemento armato lunghe 12,00 m e larghe 1,25 m e piazzole del diametro di 2,00 m mentre una sola (la 7) è lunga 18,00 m avente piazzola della buca del diametro di 5,00 m;
- Miniaturgolf (specialità n. 2), sistema creato in Germania composto da 27 piste omologate della lunghezza di 6,25 m, larghe 0,90 m e piazzole del diametro di 1,40 m costituite da una impalcatura prefabbricata non calpestabile su cui sono montati gli ostacoli. I percorsi sono composti da 18 buche con la possibilità di scegliere l'ordine delle piste (cosa non possibile col sistema bongni) e scartare 9 piste delle 27 disponibili;
- Cobigolf (specialità n. 3), 18 piste in cemento armato di dimensioni ridotte rispetto al "bongni" (l'80%) molto comuni in Germania;
- Sterngolf (specialità n. 4), 18 piste in cemento armato di dimensioni ridotte rispetto al "bongni" (l'80%) il cui disegno richiama in alcuni casi quelle della specialità 1, con le debite varianti. Caratteristica peculiare, da cui deriva il nome della specialità è la diciottesima buca che ha la piazzuola di arrivo a forma di stella ("stern" in tedesco) e la buca, posta al centro alla sommità di un vulcano.
- Filzgolf (specialità n. 5), comunemente conosciuto in Germania col nome Kleingolf (dal tedesco klein, piccolo), 18 piste con una base in cemento e impalcatura in legno massiccio coperto da un tipo di moquette in feltro molto rasa ma di notevole attrito, non calpestabile, sono molto comuni in Scandinavia.
- Adventuregolf (specialità n. 6), MOS (Minigolf Open Standard) percorso costituito da 18 piste in cemento con un tappeto verde calpestabile, specialità aggiunta solo negli ultimi 15 anni.
FootVolley: Frederic Salomone
Il footvolley è uno sport da spiaggia.
Le regole sono prese dal beach volley, ma a grande differenza del volley su spiaggia, la palla può esser colpita con tutte le parti del corpo tranne mani e braccia. A livello agonistico, le competizioni si disputano principalmente in doppio, ossia due contro due, ma si può giocare anche tre contro tre e quattro contro quattro, e nel caso di Mini Footvolley anche Footvolley-one ossia uno contro uno, dove in questo caso i tre tocchi sono eseguiti tutti e tre dallo stesso giocatore. Le partite possono essere composte da 1 o 3 set al meglio dei 15 punti o 18.
.Teqball: Dario Carginale
Il TEQBALL è un nuovo sport basato sul calcio, che offre sia ai calciatori professionisti che agli amanti dello sport in generale un’ottima opportunità per sviluppare le proprie basi tecniche, capacità di concentrazione e resistenza fisica. Sul tavolo curvo del TEQBALL è possibile migliorare i fondamentali del calcio. Chi sa fare anche solo tre palleggi, può già eccellere nel TEQBALL!
Il TEQBALL è la variante più “safe” del calcio, poiché fra i giocatori non vi è alcun contatto fisico, quindi dalle partite o allenamenti di TEQBALL si possono completamente escludere gli infortuni derivanti dagli scontri e dalle azioni fallose. Ai sensi delle regole ufficiali l’attrezzatura sportiva non può essere toccata, ciò diminuisce ulteriormente il rischio di infortuni.
Il TEQBALL non fa concorrenza al calcio, anzi! Rende il giocatore che lo pratica più sicuro di sé, perfeziona la sua capacità di controllo della palla, migliora la sua capacità decisionale, aiuta a rendere più perfetto il cosiddetto “primo tocco”, che nel calcio odierno, caratterizzato da uno stile di gioco veloce, è indispensabile.
L’anima del TEQBALL è il tavolo: si tratta di un’attrezzatura sportiva nuova e rivoluzionaria, la cui sofisticata fisionomia è frutto di un lavoro di sviluppo e sperimentazione di ingegneria. La sua rete è compatta, il che garantisce che la palla rimbalzi sempre, assicurando in tal modo un gioco continuativo e dinamico.
La struttura del tavolo nonché le regole del gioco ad esso adattate escludono che la fortuna o il caso influenzino il gioco, così i giocatori possono affidarsi solo alle proprie capacità.
.OCR: Umberto Maiolani
Obstacle Course Race. Questo il significato del criptico acronimo che spesso troviamo incluso nei nomi di manifestazioni e squadre. Letteralmente, Gara su Tracciato ad Ostacoli. Non si parla necessariamente di corsa, quindi.
Rientrano nella definizione di OCR anche le competizioni dove la parte di running è estremamente ridotta o totalmente assente (Ninja). Persino i 110 metri ostacoli della moderna atletica leggera potrebbero rientrare nel calderone delle OCR.
OCR, corsa ad ostacoli, corsa campestre, allenamento militare, obstacle course race: possiamo definirle come preferiamo. Le Obstacle Course Race si sono affermate rapidamente come disciplina sportiva proprio perché uniscono varie caratteristiche ricreando un’esperienza di sport completo ed estremo.
Le OCR Race, o Obstacle Course Run sono gare sempre più diffuse in Italia perché uniscono al running il divertimento di superare degli ostacoli, anche molto sfidanti. L’ OCR nasce negli USA verso la fine degli anni ’80 ed affonda le sue radici negli estenuanti allenamenti svolti dai corpi militari statunitensi, come i Marines e i Rangers, a cui in seguito ci si è ispirati per progettare le prime gare.
Ma cos’ è una OCR Race? Solitamente una OCR Race presenta un percorso running la cui lunghezza e il cui tipo di terreno (sterrato solitamente) varia da gara a gara: dai 3 ai 15 km è la distanza più comune, ma ce ne sono anche di molto più lunghe, dette Ocr Race Endurance; se, invece, la parte di corsa è molto ridotta, o addirittura non c’è proprio, la competizione prende il nome di Ninja.
Gli ostacoli da superare possono essere i più svariati, tanto da richiedere una preparazione fisica a tutto tondo in quanto vengono messe in gioco diverse abilità. Ci saranno, infatti, prove di agilità, di sollevamento pesi, di arrampicata, di forza esplosiva, di resistenza… Spesso il terreno è accidentato e fangoso…Ma questo rende il tutto ancora più divertente!
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Il settore è sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio dello sport e del terzo settore e la Federazione Italiana Sport per Tutti.